Da sempre l’uomo ha raccolto e mangiato l’uva, frutto della vite, pianta rampicante di origine mediorientale, ma solo da qualche millennio ha lavorato ed apprezzato il suo prodotto principale, il vino.
Vendemmia (Il mattino illustrato)
Da allora egli ha cominciato la coltivazione della vite, pratica che dura tutto l’anno e che ha nella vendemmia il momento culminante.
La bella cantiniera (incisione, 1887)
Questo periodo che varia secondo le regioni, è spesso motivo di feste e sagre che dimostrano l’interesse che l’uomo ha riposto in questo frutto e che ha eguali solo nel grano e nella mietitura.
Queste manifestazioni esaltano non solo questo frutto ma anche il vino che da esso si ricava e che fin dai tempi remoti è stato apprezzatissimo e ambitissimo da nobili e plebei, da ricchi e poveri anche per quell’euforia che l’assunzione di questa bevanda procura che, se presa in grandi dosi, provoca l’ubriachezza, spesso causa di drammi e tragedie.
La festa dell'uva e del vino (La Domenica del Corriere) |
Buon anno (La Domenica del Corriere) |
La mostra UVA, VINO E ALLEGRIA è una esposizione che illustra il rapporto che lega l’uomo all’uva, al vino e ai prodotti collaterali.
Oltre ad una serie di curiosi fatti di cronaca, nell’esposizione sono presenti scene in cui uva e vino sono protagonisti di eventi storici, mitici e religiosi.
L'ultimo goccio (incisione, 1896) |
Il vignaiolo (cromolitografia, 1906) |
La mostra UVA, VINO E ALLEGRIA vuole essere anche un invito a consumare questi prodotti con la dovuta moderazione per evitare agli interessati ed ad altri irrimediabili conseguenze.
Questa esposizione è ottimo veicolo per la promozione di prodotti vitivinicoli.