L’amore è il sentimento più forte ed inebriante che ci possa colpire e quando esso è corrisposto le emozioni toccano il vertice. Dal momento in cui esso scocca uomo e donna sentono una reciproca ed irresistibile attrazione che li coinvolge in modo straordinario.
Ratto di ragazza in Sicilia (La Domenica del Corriere, 20 agosto 1950)
Da un paio di generazioni una maggiore libertà di pensiero rispetto al passato ha profondamente modificato il comportamento degli innamorati, che possono dare libero sfogo alla passione e ritenersi fidanzati a loro piacimento. Un tempo le cose erano invece molto diverse. Religione e società condizionavano pesantemente questo sentimento. Agli innamorati era richiesto di seguire una serie di convenzioni e di riti per giungere al fidanzamento e al matrimonio.
Paolo e Francesca (1 dicembre 1966) |
Canzone d'amore (1903) |
Mentre l’uomo era considerato “libero cacciatore” la donna, considerata poco più di una proprietà, subiva pesanti condizionamenti da parte della famiglia che la costringeva ad una sorveglianza continua per evitare che gli innamorati dessero libero sfogo alla passione. La prima tappa della strada che conduceva al matrimonio, unico legame consentito, era la presentazione dell’uomo alla famiglia e la richiesta di fidanzamento al padre di lei o a chi per lui. Questi aveva generalmente il potere di sentenziare in maniera definitiva sul legame secondo le proprie idee e convenienze e non sempre il fidanzamento era seguito dalla benedizione paterna: a volte il genitore imponeva le sue scelte a scapito dell’amore.
Wally Simpson e il Re Edoardo VIII (Il Mattino illustrato, 21 dicembre 1936)
Il periodo di fidanzamento era una lunga e sottile battaglia per sfuggire alla sorveglianza della famiglia e trovare quegli attimi sublimi in cui i due potevano scambiarsi inebrianti effusioni. Il matrimonio infine era il coronamento di una lunga e languida agonia in cui l’amore si accentuava col desiderio di amarsi.
La benedizione della nonna (1879)
La mostra “AMOR DI FIDANZATI” è composta con incisioni e immagini autentici del diciannovesimo e ventesimo secolo in cui sono evidenziati gli approcci, i riti, i comportamenti dei fidanzati e dei circonvicini per giungere al sospiratissimo giorno del matrimonio che sugellava l’amore fra i due. Si tratta di una piacevole esposizione in cui il vero protagonista è l’amore, particolarmente idonea per la festa di San Valentino.
La sagra della Nuzialità a Trani (La Domenica del Corriere, 31 agosto 1935)