“GIORNALI DA RIDERE, 150 anni di umorismo e satira” è una mostra che presenta materiali autentici che vanno dal 1849 alla fine del 900 e che hanno allietato i lettori con umorismo e satira in un periodo che ha visto eventi e cambiamenti considerevoli interpretandoli in modo simpatico e ridicolo, sdrammatizzando fatti gravi e spesso tragici, castigando costumi e luoghi comuni con spirito innovativo, ridicolizzando papi, imperatori, re, principi e nobili vari (in un certo periodo ce n’erano tanti!), presidenti e cittadini, magnati e popolani, grandi e piccoli, ricchi e poveri, italiani e stranieri, religiosi e laici.
Satira ed umorismo sono cambiati nel tempo e a volte non è facile trovare il nesso fra battute e storia e cronaca senza approfondimenti, oppure capire il senso delle frustate agli austeri costumi.
Rivista ‘Il Fischietto’ |
Rivista ‘La Tradotta’ |
L’esposizione presenta oltre 150 numeri autentici di 130 testate diverse a partire da IL FISCHIETTO del 1849 cui fanno seguito numerosissimi fogli ottocenteschi, alcuni rarissimi. Seguono giornali della prima guerra mondiale che avevano lo scopo di sostenere il morale delle truppe come L’ASINO, IL 420, IL MULO e l’introvabile LA TRADOTTA.
Dopo una vigorosa attività editoriale nel primo dopoguerra, si avverte l’appiattimento al regime fascista e ad indirizzi legati alle direttive di partito che fa scomparire l’opposizione e la satira politica a lei spesso legata.
La liberazione e la nuova Italia scaturita dal crollo del ventennio fascista fanno rinascere la democrazia e le contrapposizioni danno vita ad interessanti testate alcune di breve durata, altre a più lungo respiro in cui si strapazzano uomini ed eventi usando quel vigore che riflette i tempi come è possibile leggere nelle pepate vignette in cui si ridicolizzano i vari personaggi di spicco del tempo e numerosi episodi politici e di costume. CANTACHIARO, DON CHISCIOTTE, FRADIAVOLO, ON. PALMIRO, PETTIROSSO, CANDIDO ed altri, oltre alla riapparizione di vecchie testate soppresse, determinano un momento particolarmente proficuo che nel tempo lascerà spazio a produzioni più modeste e radicalizzate. L’umorismo vero e proprio si sfoga con giornali e giornaletti di limitato interesse.
Giornale ‘L'intervista’ |
Giornale ‘il merlo giallo’ |
“GIORNALI DA RIDERE, 150 anni di umorismo e satira”, oltre ad essere una rassegna del buon umore è anche un’interessante carrellata su personaggi, eventi e costumi di un secolo e mezzo di vita italiana.