La storia spesso non insegna.
A soli vent’anni dalla fine della prima guerra mondiale (dieci milioni di morti di cui oltre 600.000 italiani) l’Europa e il Mondo precipitarono in un’altra e peggiore catastrofe. Eccitato dal successo di alcune azioni spregiudicate e riuscite, Hitler, spalleggiato da Mussolini, ritenne di poter imporre anche alla Polonia la propria egemonia.
Dopo il discutibile trattato Molotov-Ribbentrop che dava libertà di manovra ad oriente da parte dell’Unione Sovietica e nonostante il trattato di alleanza fra Polonia, Francia e Inghilterra, il 1 settembre, con scuse pretestuose, la Germania invadeva la Polonia con soverchianti truppe.
Contrariamente alle previsioni di Hitler, Francia e Inghilterra tennero fede al patto e dichiararono guerra alla Germania. Altre nazioni fra cui l’Italia dichiararono la loro neutralità.
Iniziava così la peggiore guerra di tutti i tempi (non c’è mai stata la migliore).
Le truppe tedesche a Cracovia |
Il patto di non aggressione tra Germania e URSS |
La mostra 39 GIORNI DEL ’39, GIORNALI DELL’ INIZIO DELLA CATASTROFE, con giornali autentici e rari che vanno dal 20 Agosto al 30 Settembre 1939 accompagna il visitatore nelle trionfali avanzate delle truppe tedesche e nella tregedia della Polonia, assolutamente impreparata ad una guerra e al martirio dei civili polacchi bombardati, mitragliati, sbandati e fuggitivi.
Il 17 Settembre, per segreti accordi fra Hitler e Stalin, le truppe sovietiche da oriente invadevano il territorio polacco assestando il colpo finale alle sconfitte forze polacche.
L'invasione della Polonia |
Armate sovietiche in Polonia |
La Polonia in un mese aveva perso la libertà acquistata dopo la fine del primo conflitto mondiale e si apprestava a trascorrere gli oltre cinque anni peggiori della sua storia con i tedeschi che trattarono i polacchi con estrema durezza. I sovietici non furono da meno.
Nelle terre conquistate furono installati numerosi campi di sterminio che perseguirono quella politica di annientamento di ebrei, oppositori, zingari, omosessuali ed altri gruppi in odio implacabile dal nazionalsocialismo.
A occidente, la guerra sonnecchiò in attesa di eventi che sarebbero accaduti l’anno successivo.
La mostra 39 GIORNI DEL ’39, GIORNALI DELL’ INIZIO DELLA CATASTROFE è un evento culturale che, dopo molti decenni da quei fatti, vuole portare all’attenzione dei cittadini come eventi modesti possano portare a grandi catastrofi (oltre 50 milioni di morti) e che la vigilanza per la pace non deve mai mancare.